Iliade per immagini

L'artista inglese John Flaxman (York 1755 – Londra 1826) incise e pubblicò a Roma nel 1793 le illustrazioni dei due poemi omerici. Sono disegni in cui a dominare è la linea, secondo un gusto che Flaxam sviluppa lavorando per le ceramiche di Josiah Wedgwood...

 La musa Urania

In questo vaso, il vaso delle muse, è rappresentata la musa Urania ovvero, colei che è celeste, che sta puntando un bastone sulla sfera posta ai suoi piedi che rappresenta la terra.


Omero chiede ispirazione alla Musa, Libro I

In questa immagine Omero invoca la musa che gli deve dare l’ispirazione per cominciare a raccontare il prologo dell’Iliade. Infatti, come sappiamo, l’autore per iniziare a narrare ha bisogno dell’ispirazione. Inizia, quindi il suo racconto con "NARRAMI, OH MUSA ..." (Libro I).

Poseidone, Libro XIII

In questa immagine è rappresentato Poseidone che riemerge dai mari per salvare i Greci dalla prima sconfitta subita contro i Troiani


[…] Ivi uscito dell’onde egli sedea,
E del cader de’ Greci impietosito
Contro Giove fremea d’alto disdegno.
[…] Ove d’auro corruschi in fondo al mare
Sorgono eccelsi i suoi palagi eterni.
   Qui venuto i veloci oro-criniti
Eripedi
cavalli al cocchio aggioga.
In aurea vesta si ravvolge tutta
La divina persona, ed impugnato
L’aureo flagello
di gentil lavoro
Monta il carro, e leggier vola su l’onda.
Dagl’imi gorghi uscite a lui dintorno,
Conoscendo il re lor, l’ampie balene
Esultano, e per gioia il mar si spiana.
Così rapide volano le rote
Che dell’asse nè pur si bagna il bronzo;
E gli agili cavalli a tutto corso
Verso le navi achee portano il Dio.


Venere ferita viene condotta da Iris presso Marte, Libro V

DIOMEDE, con l’aiuto di Pallade, fa le più mirabili prove. È ferito da Pandaro con una freccia. Minerva gli ridona il vigore. Ritorna egli alla pugna ed uccide molti nemici, fra quali Pandaro; con un sasso colpisce Enea nel ginocchio. Venere, accorsa per salvare il figlio, è da lui ferita in una mano. Salita all’Olimpo la Dea, è risanata da Peone. Enea, inseguito da Diomede, viene tratto in salvo da Apollo. Marte incoraggia i Troiani. Sarpedonte uccide Tlepolemo. Prevalendo Ettore e Marte, Diomede è costretto a retrocedere. Giunone e Minerva discendono a soccorrere i Greci. Diomede, istigato da Minerva, ferisce Marte nel ventre. Il Dio, mugghiando pel dolore, sale al cielo, ed è rampognato da Giove. Peone risana la sua ferita.
Infatti, in questa immagine si vede Venere che dopo essere stata ferita da Aiace Telamonio, viene guidata da Iris dal dio della guerra Marte così che il dio potesse vendicarla.  (Libro V)

Incontro tra Ettore e Andromaca, Libro VI

In questa immagine è rappresentata Andromaca, moglie di Ettore, che rimpiange il marito destinato a morire nel combattimento contro Achille. A sinistra, inoltre , vediamo l’ancella nonché nutrice che tiene in braccio il bambino, Astianatte.
Ettore aveva segnato il suo destino uccidendo Patroclo caro amico di Achille. Quest’ultimo infuriato avrebbe sicuramente vendicato l’amico e per questo si scontrò contro l’uccisore dell’amico. Ettore non volle sottrarsi al crudele destino ma andarli in contro con orgoglio e amore
per la patria, ignorando i consigli della moglie. (Libro VI)

Il giudizio di Paride, Libro XIV

In questa immagine viene rappresentata la scena del giudizio di Paride. I personaggi raffigurati sono: Ermes, Paride, Atena, Afrodite, Era e Cupido. Paride nel dipinto sta consegnando la mela d’oro a Afrodite, la quale è stata scelta tra le tre, che se la contendevano. La scritta sulla mela recitava “Alla più bella”ed era stata gettata da Eris,dea della discordia, perché non invitata al banchetto allestito per le nozze di Peleo e Teti. Per evitare contese fra le dee, Zeus mandò Ermes con Atena, Afrodite e Hera sulla terra, dove il giovane pastore Paride fu chiamato a giudicare chi fra le tre divinità dovesse ricevere la mela. Ogni dea promise un dono a Paride in caso di vittoria: Hera di renderlo ricco e potente, Atena di farlo il più saggio degli uomini, infine Afrodite di dargli in sposa la donna più bella del mondo. Paride scelse Afrodite, causando così la guerra di Troia.

Gli dei scendono in battaglia, Libro XX

In questa immagine viene rappresentata la scena degli dei che scendono in battaglia. I personaggi raffigurati sono: Ermes, Atena, Ares, Zeus, Artemide e Afrodite. Il tema centrale di questa scena e’
la battaglia tra gli dei e gli uomini.Questa immagine descrive Giove che convoca il concilio degli Dei per prender parte alla battaglia tra uomini e dei. Giunone, Pallade, Mercurio, Nettunno, Vulcano discendono in aiuto dei Greci; stanno dalla parte dei Troiani Marte, Apollo, Latona, Diana, Venere e lo Scamandro. Enea venuto alle prese con Achille è circondato di nebbia e salvato da Nettunno. Achille mette a morte molti de' nemici, fra' quali Polidoro figlio di Priamo. Ettore, avendo assalito Achille, viene sottratto da Apollo. Prodezze di Achille che fa strage de' Troiani.

Ettore trascina il corpo di Ettore, Libro XXII

In questa immagine viene rappresentata la scena di Achille che trascina il corpo di Ettore. I personaggi rappresentati sono:  Achille, Apollo e Ettore. La storia parla di un combattimento tra eroi, Ettore e Achille. Mentre Ettore è ferito, supplica il nemico di rendere il suo cadavere ai genitori.La scena descrive Achille che, dopo aver  spogliato dell’ armatura  il cadavere del nemico e averlo legato dietro il suo cocchio, lo fa girare intorno alle mura della città.
In cima alla torre  c’era Priamo,padre di Ettore, che guardava rattristato la scena.      

Minerva reprime la furia di Achille, Libro I


«L’ira, e chetasse il tempestoso core.
Fra lo sdegno ondeggiando e la ragione
L’agitato pensier, corse la mano
Sovra la spada, e dalla gran vagina
Traendo la venía; quando veloce
Dal ciel Minerva accorse, a lui spedita
Dalla diva Giunon, che d’ambo i duci
Egual cura ed amor nudría nel petto.
Gli venne a tergo, e per la bionda chioma
Prese il fiero Pelíde, a tutti occulta,
A lui sol manifesta. Stupefatto
Si scosse Achille, si rivolse, e tosto
Riconobbe la Diva a cui dagli occhi
Uscían due fiamme di terribil luci»


Minerva e Giunone vanno a soccorrere i Greci, Libro VIII